Cos’è il fuoco di Sant’Antonio e perché si chiama così?
La denominazione «fuoco di Sant’Antonio» ha un’origine antica. Si narra che Sant’Antonio Abate, eremita nel deserto, resistette agli attacchi insidiosi del diavolo, riportando però gravi e dolorose ustioni.1 Da secoli, «fuoco di Sant’Antonio» è la denominazione corrente utilizzata per l’Herpes Zoster,1una malattia dovuta alla riattivazione del virus della varicella.2 Questo virus, dopo aver causato la varicella, può rimanere nascosto per anni nei gangli nervosi sensitivi, senza dare alcun segno della sua presenza.2 Tuttavia, soprattutto dopo i 50 anni di età, il virus può risvegliarsi provocando il fuoco di Sant’Antonio, un’infiammazione dei gangli nervosi caratterizzata da intensa sensazione di dolore bruciante “il fuoco” e da lesioni cutanee.2 Per fortuna, per proteggersi dal fuoco di Sant’Antonio, e soprattutto dalla sua complicanza più frequente la nevralgia post-herpetica, che può durare anche mesi, dopo i 50 anni di età è disponibile un vaccino efficace.2
Chi lo dice?
Centro Studi del Gruppo Italiano Studi Epidemiologici in Dermatologia, Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie
#FACCIAMOILPUNTO
2. Domande e risposte sui vaccini (Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie)